Beh se c'è qualcuno che non c'è mai stato, avrà almeno visto la pubblicità di una catena alberghiera.
Indipendentemente dall'interrogativo, credo che ognuno di voi si sarà fatto un'idea degli hotel / alberghi, posti più o meno cari, più o meno curati, in cui soggiornare per i più svariati motivi.
Ma quali sono i pensieri che accomunano ognuno di noi quando va in un hotel / albergo?
Da un piccolo sondaggio e da alcune esperienze (entrambe personali quindi con un valore in generale limitato) ho potuto scoprire che gli elementi comuni sono
- la preoccupazione per la pulizia
- il non sentirsi a casa propria
ma...
- non sono un marketing manager
- anche se lo fossi, non potrei basarmi su dati così personali e limitati
- ho scoperto che qualcuno ci ha già pensato
Visto che credo di non dovermi soffermare sul primo e sul secondo punto passo subito al terzo
La catena Extended Stay Hotels ha puntato su questi due elementi (pulizia, sentirsi a casa propria) per la sua campagna di comunicazione
Iniziamo dal primo, la "pulizia"
Voi quali pensate siano le zone più a rischio di una camera di un hotel / albergo
- il letto ?
- la televisione?
- il bagno ?
- gli asciugamani?
bene ad agosto si poteva vedere in rete questo video
che credo sia abbastanza esplicativo ...
Ripercorre tutte le possibili zone oscure di pulizia, (anche quelle a cui io non avrei mai pensato) compresa la famigerata tavoletta del wc che non leccherei neanche se l'avessi pulita io...
Ora durante la visione del video (che credevo un normalissimo filmato di un utente qualsiasi) dopo un primo pensiero circa la sanità mentale della protagonista sono passato a pensare ad un suo "latente" feticismo
Mi sono dovuto ricredere visto che il video si conclude con la protagonista che sorridente afferma "veramente pulito" e che mostra il palmo della sua mano dove si legge extstay.com sito che una volta digitato reindirizza "stranamente" al sito della Extended Stay Hotels e qui finalmente ho capito che si trattava di una campagna virale.
Ottima strategia virale, le visite ad oggi sono state 1423 che per un video su YouTube non sono male, considerando anche il ristretto budget utilizzato.
Ma non si finisce qui
Passiamo al secondo punto, "il non sentirsi a casa propria"
Sulla home page dalla catena capeggia questo slogan
Less like a hotel, more like home
(Meno simile ad un albergo, più simile a casa)
In merito a questo punto cito un passaggio del blog di Michela Murgia che trovo molto adatto anche se a modo suo contraddice quanto penso
...mi capita spesso di svegliarmi senza potermi ricordare immediatamente di dove mi trovo. Apro gli occhi, guardo il soffitto della camera dell’albergo e cerco di fare mente locale: dove mi trovo? Gli hotel alla lunga non aiutano: essendo fatti apposta per “farti sentire a casa ovunque”, ottengono l’inquietante risultato che se ci trascorri abbastanza tempo, alla fine rischi che casa tua ti sembra la casa di qualcun altro, perché non ci ritrovi gli ormai familiari 40 gradi di temperatura media delle stanze e lo shampoo monodose in bagno.
Dopo questa breve digressione ho continuato a fare ricerche, per trovare altri elementi che sottolineassero l'importanza data da questa catena alberghiera al problema di non sentirsi a casa propria...
Tra le altre cose mi sono chiesto e vi chiedo...
cosa vi fa sentire maggiormente a casa vostra?
- il poter girare in mutande?
- aprire il frigo quando ne avete voglia?
- sapere dove sono esattamente le cose?
- altro?
La ricerca è risultata fruttuosa visto che ho trovato quest'altro video
che ad oggi conta 227.941 visite.
In questo filmato il concetto del sentirsi a casa è riassunto dal comportamento di poter scorreggiare in santa pace.
Riassumendo partendo da un video (che credevo amatoriale) ho scoperto una campagna virale che mi ha fatto capire:
dal punto di vista antropologico che gli americani quando sono in un hotel / albergo
- amano leccare un po' tutto ;-)
- fanno delle scoregge capaci tra le altre cose di spegnere candele e spostare tende ;-)
- che con un investimento limitato la catena Extended Stay Hotels è riuscita a trasmettere ad un buon numero di potenziali clienti, due messaggi fondamentali relativamente ai suoi hotel / alberghi:
2 la sensazione di sentirti a casa propria
Queste sono le mie riflessioni siete d'accordo?
Siete in disaccordo?
Cosa ne pensate?
I vostri commenti, suggerimenti e riflessioni sono attesi e graditi.
Solo una cosa... non fate come se foste a casa vostra ;-)
8 commenti:
Io trovo questa campagna abbastanza schifosa.
Ma veramente credono che per sentirmi a casa mia debba mettermi a scorreggiare?
Non bastava lo scoiattolo?
Quante insulse pubblicità e quante scorregge dovremo ancora sorbirci?
Come si dice... il mondo è bello perchè è vario caro Anonimo
Io la trovo una campagna divertente, ma si sa "De gustibus non est disputandum."
Per quanto riguarda la tua domanda su quante scorregge dovremo ancora sorbirci non ho risposta, ma... posso sempre vedere quante ne abbiamo già sorbite
Mia nonna diceva sempre "tromba di culo sanità di corpo, l'uomo che caga non è mai morto".
Chi dice che scorreggiare è schifoso non sa cosa si perde...
Caro anonimo... che dire tanto di cappello alla saggezza popolare
Ciao Massimo,
la tua ricerca si fa sempre più "corposa" (volevo scrivere corporale), magari ne tirerai fuori un bel saggio!
Due considerazioni:
1) pulizia. La campagna estremizza un po' troppo, ma è efficace nel messaggio. Ricordo con più piacere quella di un detergente italiano che recitava "è così pulito che potete mangiarci dentro"; ...era un lavandino, malpensanti!
2) il peto, sconveniente in pubblico ma credo anche in famiglia, necessità in privato, forma d'arte per qualcuno. Permettemi di citare "Il petomane" con il mitico Tognazzi. Lo so, nulla a che fare con la pubblicità, ma sempre di peti creativi si tratta.
Ciao Giuseppe...
effettivamente la ricerca è stata corposa, ma è un lavoro sporco e qualcuno deve pur farlo ;-)
Per quanto riguarda le considerazioni
1) sempre per il detergente italiani adesso gira lo spot di un ingegnere "in erba" che ha la sua officina in bagno
2)la frase di Tognazzi si adatta perfettamente anche al post successivo a questo con i risultati della ricerca... ti dirò ho scoperto che il peto può essere utilizzato veramente bene .... se con creatività
Grazie per la citazione di Tognazzi e per i commenti
tra leccate e scoreggie, questa catena di hotel tutto mi evoca fuorché pulizia e senso di casa.
però, l'idea è sicuramente divertente e virale;faranno parlare di loro. dipende però dall'obbiettivo che si erano posti. io in un hotel dove si fa leva sul fatto che tutti scoreggiano non ci vado manco a morire, per es.
so che tutti lo fanno lo stesso in qualsiasi hotel, ma preferisco che non mi venga palesato!
Caro anonimo, credo proprio che tu abbia ragione, lo scopo del video era divertire e far parlare di se... cosa non facile di questi tempi.
Per riuscirci è necessario anche palesare cose di cui "normalmente" la gente non "ama" parlare
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