La guerra delle cole: Pepsi Vs Coca Cola

Oggi voglio parlarvi di una campagna pubblicitaria che ha riciclato una vecchia idea e l'ha resa piu' attuale.

La campagna pubblicitaria e' quella della Pepsi, che ha attualizzato (includendo un social media quale YouTube) uno spot del 1995.

La campagna, ripresa anche su Youtube e Facebook si inserisce a pieno titolo nel filone della guerra delle cola in cui la Pepsi ha il ruolo dell'attaccante.

Andiamo con ordine, analizzando il primo spot della Pepsi.

Nella campagna del 1995 un camionista della Pepsi si ferma, in una fredda notte, ad una tavola calda dove tra i (pochi) clienti c'e' anche un camionista della Coca Cola.
Una cameriera mette nel jubox una canzone degli Youngbloods "Get Together".
La canzone piace ad entrambi ed e' un ottimo pretesto per iniziare a conversare del duro lavoro e dei figli.
Rotto il ghiaccio i due si scambiano le rispettive bibite per un assaggio.
Colpo di scena, dopo aver provato la Pepsi il camionista della Coca Cola non vuole restituire la Pepsi e si intuisce una rissa per la bibita.

Questo e' il video del 1995



Questo invece e' il video del 2010



Vi direi di trovare le differenze tra i due spot dopo aver visto i video...
Ma vi semplifico il compito elencando le differenze e le uguaglianze che ho trovato io:
  • i due camionisti (della Coca Cola Zero e della Pepsi Max) si incontrano, questa volta in una calda giornata (elemento che invoglia maggiormente a consumare una bibita fresca) sempre ad una tavola calda.
  • Il camionista della Pepsi dello spot del 1995 ora interpreta il gestore della tavola calda.
  • Anche questa volta il camionista della Pepsi entra per secondo.
  • La cameriera, mette nel jubox una canzone dei War "Why Can’t We Be Friends?"
  • Anche questa volta i due camionisti esprimono apprezzamento verso la canzone.
  • Nel secondo spot i camionisti iniziano a conversare direttamente della nuova Pepsi tralasciando altri argomenti.
  • Non si vede il camionista della Pepsi bere la Coca Cola, ma solo il camionista della Coca Cola bere la Pepsi
  • Elemento nuovo: il camionista della Pepsi riprende con il suo cellulare il camionista della Coca Cola che beve la Pepsi Max e condivide il video su YouTube.
  • Anche questa volta lo spot finisce una rissa
Ovviamente se voi trovate altre differenze/uguaglianze fatemelo sapere...


Ritornando alla guerra delle cole, come ho detto all'inizio, nelle campagne di comunicazione la Pepsi ha quasi sempre il ruolo dell'attaccante.
A mio parere nella sua comunicazione la Pepsi cerca di
  1. mettere in ridicolo la Coca Cola
  2. far passare il messaggio che la sua cola e' meglio di quella del concorrente
  3. far passare il messaggio che la Pepsi e' la scelta migliore
  4. far passare il messaggio che un consumatore Pepsi non puo' bere Coca Cola
Ecco alcuni esempi della 1° tipologia (mettere in ridicolo) che coinvolgono i camionisti della Coca Cola e delle Pepsi.








2° Tipologia La Pepsi e' meglio della Coca Cola
Dal 1975 la Pepsi ha lanciato la pubblicita' Pepsi Challenge, mostrando persone che in un blind test sceglievano la Pepsi al posto della Coca Cola ecco qualche esempio:








3° Tipologia la Pepsi e' la scelta migliore (e non solo per gli umani)








4° Tipologia un consumatore Pepsi non puo' bere Coca Cola ma, un consumatore di Coca Cola puo' bere una Pepsi







Passando alla Coca Cola, ho trovato un solo esempio in cui la societa' di Atlanta ha utilizzato una delle strategie delle Pepsi affermando che i consumatori preferiscono la Coca Cola alle altre cole.



Tutti questi esempi sono delle pubblicita' comparative che (purtroppo) qui in Italia non potrebbero andare in onda visto che il codice di autodisciplina pubblicitaria all'articolo 15 prescrive che

Art. 15 – Comparazione
e' consentita la comparazione quando sia utile ad illustrare, sotto l'aspetto tecnico o economico, caratteristiche e vantaggi dei beni e servizi oggetto della comunicazione commerciale, ponendo a confronto obiettivamente caratteristiche essenziali, pertinenti, verificabili tecnicamente e rappresentative di beni e servizi concorrenti, che soddisfano gli stessi bisogni o si propongono gli stessi obiettivi.
La comparazione deve essere leale e non ingannevole, non deve ingenerare rischi di confusione, ne' causare discredito o denigrazione. Non deve trarre indebitamente vantaggio dalla notorieta' altrui.

E' anche vero che qui in Italia la rivalita' dei due marchi non e' percepita come negli USA, dove ad esempio la decisione di servire Coca Cola o Pepsi puo' influenzare le persone nella scelta dell'hotel.

Per chi volesse approfondire vi segnalo questo interessante servizio di History Channel che potete vedere su YouTube:
1/5 - 2/5 - 3/5 - 4/5 - 5/5

Voi cosa ne pensate ?
Da quale parte state?
Cosa pensate della pubblicita' comparativa?

I vostri commenti, suggerimenti, opinioni sono attesi e ben graditi.


AGGIORNAMENTO 

Continua la lotta di spot tra le due bibite, anche se questa volta la Pepsi ha introdotto un elemento nuovo (e a mio parere un po' scorretto)...
La presenza di un testimonial (in questo caso Snoop Dogg) alterando il dualismo precedentemente rappresentato esclusivamente dalle due bevande.



2 commenti:

Walter P ha detto...

Sono arrivato sul sito dopo aver sentito del blind test coca-pepsi. E' interessante notare che la Pepsi ritiene di avere una superiorità dal punto di vista del gusto, e nelle sue pubblicità cerca quasi ossessivamente di rimarcare questo fatto anche se in modo molto simpatico (ottimo il lavoro di reperimento video, complimenti). Io tiferei per la pepsi, ma andando oltre il lato semplicistico andrebbero notate un paio di cose: la coca è stata recentemente multata per abuso di posizione dominante nel mercato della distribuzione nel sud italia, e questo, unito al divieto di pubblicità comparativa nel nostro paese, penalizza molto la bevanda che sembra obiettivamente migliore.

Massimo Falcone ha detto...

Ciao Walter P, grazie per la tua riflessione e i complimenti.

La pubblicità "comparativa italiana" ha un ambito di applicazione molto ristretto:

"e' consentita la comparazione quando sia utile ad illustrare, sotto l'aspetto tecnico o economico, caratteristiche e vantaggi dei beni e servizi oggetto della comunicazione commerciale, ponendo a confronto obiettivamente caratteristiche essenziali, pertinenti, verificabili tecnicamente e rappresentative di beni e servizi concorrenti, che soddisfano gli stessi bisogni o si propongono gli stessi obiettivi...."

Chissà che prima o poi non si arrivi anche da noi ad un regime come quello americano.

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