Internet e Salute... Alcuni dati interessanti su questo rapporto, sui pazienti, sui medici e sulle aziende farmaceutiche

Oggi vi voglio parlare di internet e salute alla luce di alcuni dati interessanti che riguardano i soggetti coinvolti in questo rapporto e cioe':
  • i pazienti - navigatori
  • i medici
  • le case farmaceutiche

Inizio con i pazienti - navigatori:

Da uno studio del Censis risulta che in Italia, oltre 15 milioni di persone ricercano su internet informazioni riguardo ai propri disturbi di salute invece di rivolgersi ad un medico.

Sempre in Italia oltre 400 mila persone hanno acquistato, almeno una volta, farmaci online, (in cima alle vendite i farmaci contro la disfunzione erettile, vedi Cialis e Viagra).

In America nel 2008, 102 milioni di persone hanno cercato sul web informazioni sui farmaci con obbligo di ricetta e si stima che nel 2009 saranno 157 milioni.

Questi dati evidenziano un bisogno sempre crescente delle persone...
Trovare informazioni legate alla salute.

Informazioni a cui prima, la maggior parte delle persone, non aveva accesso se non per vie traverse o in modo difficoltoso mentre ora grazie al web, possono trovarle con maggiore facilita'.

La facilita' di reperimento delle informazioni e' pero' controbilanciata dalla presenza di numerose insidie e pericoli.

Se vi state chiedendo a quali insidie mi sto riferendo, solo a titolo di esempio, ne posso citare alcune come la presenza:

Insomma, come riportato su alcuni prodotti, anche il web “deve essere utilizzato responsabilmente” ad esempio verificando l'attendibilita' della fonte, rivolgendosi agli specialisti del settore (vedi i medici), non pensando che tutto cio' che si trova sulla rete sia “oro colato”.

Restando in tema di pericoli, passo al secondo soggetto coinvolto...

I medici

Inizio con un dato sulla popolazione dei medici generali in Italia.
Su 43.985 medici di medicina generale solo lo 0,5 % e' sotto i 40 anni

I medici, come i pazienti, utilizzano la rete per tenersi aggiornati, trovare informazioni.
Partecipano sempre di piu' ai social network a loro dedicati come ad esempio Sermo

I medici americani hanno addirittura triplicato il tempo passato su internet per motivi professionali passando dalle 2,30 alle 7,30 ore.

I medici che utilizzano gli strumenti messi a disposizione del web, sembra che a volte si dimentichino di tutelare la privacy dei loro pazienti come in questi esempi:

Almeno il 50 % dei medici americani consultano Wikipedia per ottenere informazioni mediche.
Non bisogna dimenticare pero' che Wikipedia non puo' essere ancora considerata una fonte attendibile di informazioni sanitarie validate.

Per i dottori l'uso di internet sta diventando sempre piu' essenziale per la loro pratica professionale, come dimostrano i dati della ricerca "Taking the Pulse" di Manhattan Research,

e l'interessante ricerca realizzata da Google Health
Connecting With Physicians Online Webinar Deck
Le case farmaceutiche
Le aziende farmaceutiche sono presenti e utilizzano internet e i diversi strumenti messi a disposizione dalla rete:
  • dai siti web 1.0 ai social network,
  • dalle sponsorizzazioni alle associazioni di pazienti ai video.
La lista delle attivita' sul web delle case farmaceutiche e' ampia, ne ho citato alcune in questo post, ma nel sito Dose of Digital si puo' trovare un spazio wiky dove l'elenco di queste attivita' è tenuto costantemente aggiornato.

Nonostante la presenza sul web di alcune case farmaceutiche sia massiccia delle stesse la maggioranza resta in attesa di capire come sfruttare i vecchi e i nuovi strumenti offerti da internet.

Attesa dovuta, a mio parere, alla “ novita' ” dello strumento, ai vincoli legislativi e all'ostracismo nei confronti del "nuovo mezzo".

Dalla ricerca “L’evoluzione della comunicazione healthcare in Italia”, realizzata da Astra Ricerche per Ketchum si possono trarre alcuni elementi interessanti:
  • la crescita dell’impegno e degli investimenti in comunicazione dell’industria healthcare in Italia,
  • il mancato sfruttamento delle potenzialità dei nuovi media in primis l’interattività del web 2.0 e i social networks
Sempre da questa ricerca si evince che fra gli strumenti di comunicazione è previsto in aumento il ricorso al Web:
  • Sito/Portale interattivo per il 78%,
  • Comunicazioni via Internet per il 72%,
  • Blog/Communities per il 48%.

Riepilogando dall'analisi di questi dati emerge
  • un bisogno di informazione da parte dai pazienti ma anche dei medici
  • un'attivita' da parte delle cade farmaceutiche per cercare di sopperire a questa mancanza/bisogno di informazione.
In conclusione a fronte di un bisogno crescente di informazione sulla salute, non ancora appagato da soggetti commerciali o istituzionali, per molti la soluzione e' rappresentata da internet con i suoi rischi e benefici.

Se in fine qualcuno di voi si preoccupa della possibile nascita di una dipendenza dal web, vista la quantita' di tempo trascorso a ricercare informazioni sanitarie e non solo...

Non preoccupatevi anche in questo caso internet e la salute sono legati, da novembre al Policlinico Gemelli e' attivo un ambulatorio per aiutare chi è rimasto intrappolato nella rete.


Voi cosa pensate di questo rapporto tra internet e la salute?

Quale dovrebbe essere il ruolo delle aziende farmaceutiche, dei dottori, dei pazienti - navigatori, in questo rapporto?

Puo' il web rappresentare un supporto per gli internauti in campo medico?

I vostri contributi, opinioni, suggerimenti sono attesi e graditi.

Paura... Shock... Emozioni... Marketing emozionale per campagne che grazie ad internet colpiscono tutto il mondo

Oggi voglio iniziare questo post con una citazione di H.P. Lovercraft

La piu' antica e potente emozione umana e' la paura, e la paura piu' antica e potente e' la paura dell'ignoto.

Credo che la prima parte di questa citazione sia il giusto prologo per parlarvi di due campagna pubblicitarie molto diverse ma con elementi comuni... paura e shock.

La prima campagna dalla quale voglio iniziare e' anche quella piu' controversa, ma come al solito andiamo con ordine...

L'11 settembre 1961 fu fondato in Svizzera il World Wildlife Fund (oggi World Wide Fund For Nature) meglio conosciuto come WWF .

Ma l'11 settembre non e' diventato una data impressa nella memoria collettiva per questo motivo...

L'11 settembre 2001 furono compiuti 4 attacchi terroristici negli USA.
In due di questi attacchi furono fatti schiantare due aerei di linea sulle torri gemelle del World Trade Center di New York.

Tra gli americani questa data e' molto sentita, non solo per il numero dei morti ma anche perche' si sono sentiti violati all'interno dei loro confini e sono entrati a contatto con un fenomeno che per le dimensioni e i mezzi utilizzati era per loro “estraneo”.

L'11/9 e' ormai entrato a far parte della storia e suscita in ognuno sentimenti diversi tra cui sicuramente anche la paura...

Veniamo alla campagna, creata alla fine del 2008, e' stata pubblicata sulla stampa locale brasiliana e successivamente diffusa da un blogger americano...
Gli internauti hanno fatto il resto facendola conoscere al resto del mondo.

La campagna, chiamata "Tsunami", raffigura decine di aerei pronti a schiantarsi sui grattaceli di New York City e mette a confronto le vittime degli attentanti dell'11/9 con quelle dello tsunami asiatico del 2005.

Ma l'immagine vale piu' di tante parole...
Se siete curiosi potete trovarla qui.

Successivamente e' anche apparso questo video...



Apro una parentesi...

Questa campagna ha suscitato diverse reazioni, la maggior parte delle quali di disapprovazione...

Il WWF USA attraverso il suo sito si e' dissociata da questa campagna condannandola, dichiarando di non esserne a conoscenza e scusandosi.
Si tratterebbe di un'iniziativa del WWF del Brasile che costituisce una organizzazione separata e indipendente nell'ambito della rete internazionale del WWF.

L'agenzia creatrice ha affermato di non aver niente a che fare con il video anche se e' stato presentato al 56° Cannes Lions International Advertising Festival che si e' tenuto 21 al 27 giugno scorso come si puo' vedere in questa pagina.

Sul sito dell'agenzia creatrice, la ddb si possono leggere le scuse del presidente della ddb brazil.

Insomma un bel po di confusione per una campagna locale... che grazie ad internet ha superato i confini brasiliani per diffondersi nel mondo.

Certo la campagna riapre una ferita non ancora rimarginata degli USA, ma la cosa che mi stupisce e' che non si tratta della prima campagna che utilizza l'immagine delle torri gemelle o degli attacchi terroristici come potete vedere seguendo questo link.

Non mi sembra che queste campagne abbiano suscitato tutte queste discussioni o siano state ritirate ... In questo caso invece oltre alle immagini della campagna anche i video su YouTube sono stati ritirati... (anche se si trovano su altri siti).

Chiudo la parentesi …

Tornando alla campagna posso dire che per molti sara' di cattivo gusto, per altri sara' bellissima, ma una cosa e' certa non e' passata inosservata.

Il mio parere al riguardo e' che in questo caso l'accostamento delle vittime dell'11 settembre con i morti dovuti allo tsunami non e' dei migliori; anche se in entrambi ci sono state delle vittime, nel primo caso le morti sono riconducibili direttamente all'opera dell'uomo mentre nel secondo no.

Ovviamente si tratta della mia interpretazione, forse i creatori invece volevano far riflettere sul fatto che per l'11 settembre c'e' stata una mobilitazione mondiale che non si e' avuta subito dopo lo tsunami del 2005 visto che molte catastrofi naturali sono co-generate dall'uomo.
Quando parlo di mobilitazione mondiale non mi riferisco agli aiuti umanitari, quanto alle precauzioni prese successivamente affinche' questi avvenimenti non accadessero nuovamente.


La seconda campagna sicuramente meno scioccante richiama comunque il concetto di paura questa volta non collegato direttamente ad eventi storici ma ad alcuni suoi personaggi quali:
La campagna e' stata lanciata tramite diversi strumenti quali:
  • una canzone
  • un video
  • affissioni



Apro anche qui una parentesi per segnalare un'altra similitudine con la campagna precedente.

Anche in questo caso
  • i video sono stati tolti da YouTube
  • il passaparola ne ha provocato una diffusione capillare
Chiudo la parentesi...

Questa campagna concepita per scuotere le persone e sensibilizzarle sul problema dell'AIDS utilizza personaggi che non suscitano ricordi positivi... anzi in molti (esclusi nostalgici ed estremisti) suscitano ancora paura nonostante non siano piu' tra noi.

A mio avviso pero' si tratta di una campagna un po troppo elaborata.
Anche se utilizza “testimonial” noti anche per i loro assassini di massa, per veicolare il messaggio, il collegamento

assassino di massa = aids

e viceversa
non e' cosi' evidente, ma anche in questo caso c'e' una certezza …

la campagna non e' passata inosservata.


Entrambe le campagne utilizzano il marketing emozionale non tanto per creare esperienze di consumo quanto per veicolare un messaggio emotivamente coinvolgente.

Fanno leva su esperienze, ricordi, avvenimenti, personaggi, presenti e passati che coinvolgono i sentimenti e le emozioni, aumentando sicuramente la forza, la persuasivita' e la penetrazione del messaggio.

Voi cosa ne pensate?

I vostri commenti, suggerimenti, opinioni, esperienze sono come sempre ben accetti.

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