Paura... Shock... Emozioni... Marketing emozionale per campagne che grazie ad internet colpiscono tutto il mondo

Oggi voglio iniziare questo post con una citazione di H.P. Lovercraft

La piu' antica e potente emozione umana e' la paura, e la paura piu' antica e potente e' la paura dell'ignoto.

Credo che la prima parte di questa citazione sia il giusto prologo per parlarvi di due campagna pubblicitarie molto diverse ma con elementi comuni... paura e shock.

La prima campagna dalla quale voglio iniziare e' anche quella piu' controversa, ma come al solito andiamo con ordine...

L'11 settembre 1961 fu fondato in Svizzera il World Wildlife Fund (oggi World Wide Fund For Nature) meglio conosciuto come WWF .

Ma l'11 settembre non e' diventato una data impressa nella memoria collettiva per questo motivo...

L'11 settembre 2001 furono compiuti 4 attacchi terroristici negli USA.
In due di questi attacchi furono fatti schiantare due aerei di linea sulle torri gemelle del World Trade Center di New York.

Tra gli americani questa data e' molto sentita, non solo per il numero dei morti ma anche perche' si sono sentiti violati all'interno dei loro confini e sono entrati a contatto con un fenomeno che per le dimensioni e i mezzi utilizzati era per loro “estraneo”.

L'11/9 e' ormai entrato a far parte della storia e suscita in ognuno sentimenti diversi tra cui sicuramente anche la paura...

Veniamo alla campagna, creata alla fine del 2008, e' stata pubblicata sulla stampa locale brasiliana e successivamente diffusa da un blogger americano...
Gli internauti hanno fatto il resto facendola conoscere al resto del mondo.

La campagna, chiamata "Tsunami", raffigura decine di aerei pronti a schiantarsi sui grattaceli di New York City e mette a confronto le vittime degli attentanti dell'11/9 con quelle dello tsunami asiatico del 2005.

Ma l'immagine vale piu' di tante parole...
Se siete curiosi potete trovarla qui.

Successivamente e' anche apparso questo video...



Apro una parentesi...

Questa campagna ha suscitato diverse reazioni, la maggior parte delle quali di disapprovazione...

Il WWF USA attraverso il suo sito si e' dissociata da questa campagna condannandola, dichiarando di non esserne a conoscenza e scusandosi.
Si tratterebbe di un'iniziativa del WWF del Brasile che costituisce una organizzazione separata e indipendente nell'ambito della rete internazionale del WWF.

L'agenzia creatrice ha affermato di non aver niente a che fare con il video anche se e' stato presentato al 56° Cannes Lions International Advertising Festival che si e' tenuto 21 al 27 giugno scorso come si puo' vedere in questa pagina.

Sul sito dell'agenzia creatrice, la ddb si possono leggere le scuse del presidente della ddb brazil.

Insomma un bel po di confusione per una campagna locale... che grazie ad internet ha superato i confini brasiliani per diffondersi nel mondo.

Certo la campagna riapre una ferita non ancora rimarginata degli USA, ma la cosa che mi stupisce e' che non si tratta della prima campagna che utilizza l'immagine delle torri gemelle o degli attacchi terroristici come potete vedere seguendo questo link.

Non mi sembra che queste campagne abbiano suscitato tutte queste discussioni o siano state ritirate ... In questo caso invece oltre alle immagini della campagna anche i video su YouTube sono stati ritirati... (anche se si trovano su altri siti).

Chiudo la parentesi …

Tornando alla campagna posso dire che per molti sara' di cattivo gusto, per altri sara' bellissima, ma una cosa e' certa non e' passata inosservata.

Il mio parere al riguardo e' che in questo caso l'accostamento delle vittime dell'11 settembre con i morti dovuti allo tsunami non e' dei migliori; anche se in entrambi ci sono state delle vittime, nel primo caso le morti sono riconducibili direttamente all'opera dell'uomo mentre nel secondo no.

Ovviamente si tratta della mia interpretazione, forse i creatori invece volevano far riflettere sul fatto che per l'11 settembre c'e' stata una mobilitazione mondiale che non si e' avuta subito dopo lo tsunami del 2005 visto che molte catastrofi naturali sono co-generate dall'uomo.
Quando parlo di mobilitazione mondiale non mi riferisco agli aiuti umanitari, quanto alle precauzioni prese successivamente affinche' questi avvenimenti non accadessero nuovamente.


La seconda campagna sicuramente meno scioccante richiama comunque il concetto di paura questa volta non collegato direttamente ad eventi storici ma ad alcuni suoi personaggi quali:
La campagna e' stata lanciata tramite diversi strumenti quali:
  • una canzone
  • un video
  • affissioni



Apro anche qui una parentesi per segnalare un'altra similitudine con la campagna precedente.

Anche in questo caso
  • i video sono stati tolti da YouTube
  • il passaparola ne ha provocato una diffusione capillare
Chiudo la parentesi...

Questa campagna concepita per scuotere le persone e sensibilizzarle sul problema dell'AIDS utilizza personaggi che non suscitano ricordi positivi... anzi in molti (esclusi nostalgici ed estremisti) suscitano ancora paura nonostante non siano piu' tra noi.

A mio avviso pero' si tratta di una campagna un po troppo elaborata.
Anche se utilizza “testimonial” noti anche per i loro assassini di massa, per veicolare il messaggio, il collegamento

assassino di massa = aids

e viceversa
non e' cosi' evidente, ma anche in questo caso c'e' una certezza …

la campagna non e' passata inosservata.


Entrambe le campagne utilizzano il marketing emozionale non tanto per creare esperienze di consumo quanto per veicolare un messaggio emotivamente coinvolgente.

Fanno leva su esperienze, ricordi, avvenimenti, personaggi, presenti e passati che coinvolgono i sentimenti e le emozioni, aumentando sicuramente la forza, la persuasivita' e la penetrazione del messaggio.

Voi cosa ne pensate?

I vostri commenti, suggerimenti, opinioni, esperienze sono come sempre ben accetti.

2 commenti:

Flavia ha detto...

esistono metodi di ricerca che sono in grado di decodificare i cosiddetti "somatic marker" di un copy, ovvero le emozioni suscitate in chi guarda. Se il wwf avesse testato quella print o quel video avrebbe capito che il suo nome e la sua immagine sarebbero stati legati a una sensazione di angoscia e violenza, e non l'avrebbe diffuso. Obiettivo di una campagna non è solo "non passare inosservata" ma creare un legame emotivo positivo con le persone, e spingere a un'azione. In questi casi, obiettivi chiaramente falliti.

Massimo Falcone ha detto...

Ciao Flavia, grazie per l'interessante commento.

Hai ragione quando dici che:

Obiettivo di una campagna non è solo "non passare inosservata" ma creare un legame emotivo positivo con le persone, e spingere a un'azione

in questo caso credo che la cosa sia sfuggita di mano al WWF e quella che doveva restare una "piccola campagna" relagata sui quotidiani si è trasformata in un fenomeno mediatico che non ha sicuramente "creato un legame positivo" con la marca...

Anche per questo motivo credo che non siano stati utilizzati i "somatic marker" o ragionamenti sul possibile impatto negativo del messaggio.

Post più popolari