Forse il mondo non finira' nel 2012, Google Health si!

Oggi voglio parlarvi di Google Health e della sua prematura fine fissata per il 2012.

Nel 2008 quando ho pubblicato la presentazione "Web 2.0 e aziende farmaceutiche" avevo inserito tra gli strumenti emergenti anche Google Health che era stato da poco lanciato dalla casa di Mountain View.

Del progetto Google Health si parlava gia' dal 2007 come potete leggere QUI.

Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse Google Health e' un progetto per l'organizzazione e la gestione delle proprie informazioni mediche.

Si basa sul principio che le persone possono fare scelte migliori per gestire la propria salute se hanno a disposizione dati e informazioni migliori.

In rete potere trovare dei video esplicativi del servizio come questo in cui Roni Zeiger product manager di Google illustra il prodotto,



ma io preferisco i nuovi video come ad esempio questo.



Nel settembre 2010, dal suo blog, Google annunciava un aggiornamento del servizio, la modifica dell'interfaccia, l'aggiunta di nuove funzioni riguardanti il benessere/fitness e l'accordo con ulteriori partner e fornitori di dati.

Poi piu' nulla.

8 mesi piu' tardi, a maggio 2011 mi sono imbattuto in un articolo di John Moore dal titolo "Google Health Put in Stasis" che puo' essere liberamente tradotto in Google Health messo in animazione sospesa.

Come riassunto dal titolo John sostiene che il progetto Google Health e' stato congelato.

Queste le sue argomentazioni:
  • un anno fa, in un post precedente aveva annunciato la stasi del progetto Google Health a cui si dedicavano poche risorse e non erano state implementate funzionalita'. Google aveva risposto che il progetto di Google Health era vivo e vegeto che si stava muovendo verso una nuova direzione. (culminata nell'aggiornamento del settembre 2010),
  • a marzo sono circolate delle voci sull'imminente morte del progetto,
  • infine ciliegina sulla torta, hanno ricevuto una email, da uno dei portavoce piu' visibili di Google Health, Missy Krasner che stava lasciando Google.
La situazione non sembrava delle piu' rosee, John concludeva infatti, che forse Google Health non era morto ma sicuramente posto n uno stato di animazione sospesa.

Il 24 giugno dalle pagine del blog di Google si poteva leggere un post dal titolo "An update on Google Health and Google PowerMeter" pensavo che si trattasse di un ulteriore miglioramento del servizio, invece mi sbagliavo infatti si annunciava la chiusura di entrambi i servizi.

Con poche righe si spiegano le motivazioni della chiusura:

Now, with a few years of experience, we’ve observed that Google Health is not having the broad impact that we hoped it would. There has been adoption among certain groups of users like tech-savvy patients and their caregivers, and more recently fitness and wellness enthusiasts. But we haven’t found a way to translate that limited usage into widespread adoption in the daily Health routines of millions of people. That’s why we’ve made the difficult decision to discontinue the Google Health service.

Che tradotte suonano più o meno così:

Ora, con qualche anno di esperienza, abbiamo osservato che Google Health non sta avendo il forte impatto che speravamo avrebbe avuto. C'e' stata l'adozione da parte di alcuni gruppi di utenti esperti di tecnologia, pazienti e di chi si prende cura di loro, e piu' recentemente degli appassionati di fitness e di benessere. Ma non abbiamo trovato il modo di tradurre l'uso limitato in adozione diffusa nella routine quotidiana della salute di milioni di persone. Ecco perche' abbiamo preso la difficile decisione di interrompere il servizio Google Health.

Collegandosi oggi alla pagina di Google Health si puo' visualizzare questa schermata.


Insomma la fine e' stata decretata e ora si sprecano le motivazioni sull'abbandono da parte Google di questo progetto.

In questa intervista Adam Bosworth, che ha inizialmente guidato il progetto di Google Health, illustra le ragioni per cui ritiene che il progetto sia fallito.



In sintesi le motivazioni di Adam sono:
Google ha offerto un posto per memorizzare i dati, ma non era ne' divertente ne' abbastanza social.
La gente non vuole un posto dove memorizzare i dati sanitari, vuole la salute ma anche qualcosa di piu': l'incoraggiamento e la pressione degli amici.

Non so quanto possa essere corretta l'interpretazione di Adam che pero' sulla base di questi principi ha fondato una nuova start up sulla salute Keas.

Questo video puo' aiutare a capire maggiormente il pensiero e l'idea di Adam.



Si tratta di un gioco social, basato sul rinforzo positivo, in cui si ottengono punti al raggiungimento di obiettivi salutari.

Se volete visitare il sito seguite questo link

Come si vede un approccio e uno scopo completamente diverso da quello perseguito da Google Health.

Microsoft HealthVault  concorrente di Google Health ora si sfrega le mani, ha già predisposto le procedure per accogliere i dati sanitari degli utenti che in precedenza utilizzavano il servizio di Google, come si puo' leggere nel suo sito.

Google Health e Microsoft HealthVault forse sono i servzi di conservazione dei dati sanitari piu' conosciuti, ma ci sono anche altre realta' come Dossia e World Medical Card.

Anche in Europa si stanno sviluppando progetti per la conservazione dei dati sanitari, un esempio e' MyCare, un progetto nel quale si sta studiando un dispositivo elettronico, una specie bancomat dei dati sanitari, che puo' registrare tutta la storia clinica di una persona.
Maggiori informazioni su MyCare le potete trovare in questo articolo di Repubblica.

Qualunque sara' il futuro dell'utilizzo dei dati sanitari e' sicuramente un settore che si sviluppera' molto nei prossimi anni.

Per concludere questo post vi lascio con  John Halamka che in questa intervista su Repubblica illustra quelli che ritiene i vantaggi e i problemi dell'e-health.

Voi cosa ne pensate? Quali opinoni avete sulla conservazione dei dati santari?

I vostri contributi, opinioni, suggerimenti sono attesi e graditi.

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